7 consigli per allenare il proprio corpo al meglio grazie al biohacking

biohacking
Tabella dei Contenuti

Massa muscolare, qualità di vita, benessere psicofisico, longevità. Ognuno di noi ambisce a massimizzare il potenziale del suo corpo. 

E se ti dicessi che oggi è possibile diventare un super-uomo in forma e in salute semplicemente adottando i dettami del biohacking?

Ma cos’è questo “biohacking”? E perché al giorno d’oggi è sulla bocca di tutti?

È la rivoluzionaria disciplina, figlia dell’età contemporanea, nella quale la tecnologia e la scienza si mettono al servizio dell’uomo al fine di migliorare la salute, l’efficienza, le prestazioni e perché no, l’estetica.

In questo articolo, ti guiderò attraverso 7 potenti tecniche di biohacking che ti permetteranno di sbloccare il vero potenziale del tuo corpo e raggiungere la forma fisica che hai sempre desiderato.

Non devi necessariamente applicarle tutte. Dipende da te, dai tuoi interessi e dalle tue disponibilità in termini di tempo. Ma sono pronto a scommettere che ti verrà voglia di farlo.

Sei pronto? Iniziamo.

1. Monitora i tuoi parametri biologici

La prima tecnica di biohacking che voglio proporti consiste nel monitorare i tuoi parametri biologici.

Viene chiamata “quantified self” – letteralmente quantificare se stessi. 

E mi spiace se forse ti aspettavi che ti svelassi le proprietà segrete di qualche frutto esotico.

Ma la verità è che il consiglio di tenere monitorati i tuoi dati vale molto di più. Perché di fatto, senza monitorare dati importanti quali frequenza cardiaca, HRV (Heart rate variability, parametro collegato con il recupero), saturazione, parametri ematici come i livelli di testosterone o magari la quantità di corpi chetonici nelle urine…

…Difficilmente avrai pieno controllo e consapevolezza dell’andamento del tuo programma. 

Monitorare è essenziale per ottimizzare il tuo allenamento e massimizzare i risultati del tuo corpo, per un semplice motivo: oltre un certo livello, puoi migliorare soltanto se tieni traccia dei dati.

I dati forniscono una panoramica completa della tua salute e delle tue prestazioni, consentendo di prendere decisioni consapevoli e apportare eventuali modifiche necessarie al tuo regime di allenamento.

Ecco una lista dei dati che è importante monitorare durante il giorno e la notte per un ottimo biohacking:

  • Parametri biologici: Monitora la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e il sonno al fine di comprendere come il tuo corpo risponde all’allenamento, e quindi identificare per tempo eventuali segnali di affaticamento o sovrallenamento.
  • Prestazioni dei tuoi workout: A seconda del tipo di attività, puoi monitorare i carichi che sollevi negli esercizi, la distanza percorsa e in generale quanto durano i tuoi allenamenti. Tenere monitorati questi dati ti consentirà non solo di quantificare i progressi, ma anche di stabilire obiettivi realistici.
  • Alimentazione: Tenere tracciato ciò che mangi e in quali quantità ti permetterà di cogliere le correlazioni tra i cibi che assumi e la tua composizione corporea.
  • Sonno: Monitora le ore di sonno e la qualità, registra eventuali disturbi o problemi. Questo ti aiuta a identificare fattori che possono influire negativamente sul recupero e sull’energia durante il giorno.

In generale, tenere sott’occhio questi dati ti offre una visione completa del tuo stato di salute e ti permette di identificare trend o pattern che influenzano la tua forma fisica, in maniera tale da apportare aggiustamenti mirati per ottimizzare i risultati e raggiungere i tuoi obiettivi in modo efficace.

Parlo dei vantaggi del quantified self anche nel video qui in basso.

Ora so a cosa stai pensando: 

“Ma Filippo, come faccio a stare dietro a tutte queste cose? Tenere traccia di tutto mi porterebbe via troppo tempo”.

Ed è una domanda lecita.

La soluzione te la do nel prossimo paragrafo.

2. Sfrutta la tecnologia indossabile

Perché dico che il biohacking è una disciplina recente? In fondo il monitoraggio dei dati esiste da sempre.

Vero. Ma soltanto alcuni anni fa tenere controllati i parametri vitali più volte al giorno era un vero e proprio lavoro, mentre oggi grazie alla tecnologia possiamo tenere tutto sott’occhio vita natural durante.

Oggi, grazie a uno smartwatch o una smartband, puoi avere una panoramica completa della tua salute e delle tue prestazioni fisiche. 

Questi dispositivi di monitoraggio rivoluzionari ti consentono di tracciare i tuoi parametri vitali in tempo reale, offrendoti una serie di informazioni preziose a un livello di precisione ormai davvero impressionante.

Oggi possiamo monitorare con facilità dati importanti come la frequenza cardiaca, il sonno (con anche una suddivisione accurata delle diverse fasi) e la quantità di ossigeno nel sangue (saturazione).

Pensaci bene: quanto sono preziose queste informazioni per i tuoi allenamenti?

Siamo ormai in grado di identificare i picchi di frequenza cardiaca durante l’allenamento intenso e, se abbiamo la pazienza di tracciare tutto, prevedere anche quanto tempo ci metteremo a raggiungere i nostri obiettivi.

Queste informazioni ti consentono di prendere decisioni più informate e di apportare eventuali aggiustamenti necessari al tuo programma di allenamento.

Ma non è tutto. Questi dispositivi intelligenti spesso integrano funzionalità di monitoraggio di dati che a noi potrebbero apparire “astratti” e ben poco misurabili, come ad esempio lo stress o, come ho già detto poco fa, il livello di ossigenazione del sangue.

Questi dati ti aiutano a individuare in anticipo eventuali segnali di affaticamento, in maniera tale da adattare in corso d’opera i tuoi workout in modo da anticipare il sovrallenamento.

Non lasciare che il tuo corpo rimanga un mistero: procurati subito uno dispositivo elettronico indossabile di ultima generazione, e sblocca il tuo vero potenziale grazie al biohacking!

3. Sperimenta con il biohacking grazie alla nutrizione personalizzata

Sappiamo che non esiste una dieta universale ottimizzata per tutti, perché ogni individuo è unico e ha esigenze nutrizionali personalizzate.

Ma il biohacking ci può aiutare. In che modo?

Grazie a una combinazione tra scienza, tecnologia e analisi dei dati biologici. Una delle metodologie utilizzate è quella dei test genetici, che possono fornire informazioni preziose sulle tue predisposizioni genetiche legate al metabolismo e alla risposta agli alimenti.

Questi test rivelano dettagli sui geni coinvolti nella digestione, nell’assimilazione dei nutrienti e nella regolazione del peso corporeo.

Grazie a queste informazioni, puoi facilmente adattare la tua dieta in modo da massimizzare il tuo benessere e migliorare la composizione corporea.

Ma non solo. Oggi abbiamo anche l’opportunità di svolgere un’analisi accurata del nostro microbioma intestinale.

Il microbioma è quell’insieme di batteri benefici che vivono nel nostro intestino, e che svolgono un ruolo cruciale nelle funzioni di digestione e nel nostro benessere generale. 

Oggi attraverso analisi specifiche è possibile ottenere una sorta di “mappa” dettagliata del nostro microbioma intestinale, scoprendo quali ceppi batterici sono presenti in quantità maggiori o minori nel tuo intestino.

Grazie a queste informazioni siamo in grado di comprendere in che modo l’organismo digerisce e assimila gli alimenti. Possiamo scoprire quali alimenti sono più adatti al nostro metabolismo, quali evitare o limitare e quali integrare per massimizzare l’energia, la vitalità e il benessere complessivo.

Tutto questo è utile non solo per migliorare la composizione corporea, ma anche per preservare un sistema immunitario sano e mantenere un equilibrio intestinale ottimale.

4. Pratica il digiuno intermittente

Questa è una tecnica di cui forse hai sentito già parlare. Te ne parlo qui perché grazie al biohacking, e grazie all’accurata analisi dei dati di cui ti ho parlato poco fa, si è effettivamente diffuso sempre di più.

Il digiuno intermittente è una pratica alimentare che può offrire numerosi benefici al tuo corpo e alla tua mente.

Come funziona?

Questa tecnica di biohacking si basa sull’idea di alternare periodi di digiuno, in cui si evita di consumare cibo, con periodi di alimentazione, in cui si mangia normalmente. Questo schema alimentare differisce dalle tradizionali diete restrittive, poiché non si concentra tanto su cosa mangiare, ma su quando mangiare.

Ci sono diversi metodi di digiuno intermittente tra cui scegliere, ognuno con la propria struttura e durata.

Uno dei modelli più comuni è il digiuno intermittente in cui si digiuna per 16 ore consecutive e si concentra l’alimentazione nelle restanti 8 ore successive. Ad esempio, potresti scegliere di digiunare durante la notte e la mattina, e di consumare tutti i pasti durante un intervallo di tempo ristretto, come dalle 12:00 alle 20:00.

Ma perché il digiuno intermittente potrebbe essere così vantaggioso per il tuo corpo? 

Durante il digiuno, il tuo corpo attraversa una serie di processi benefici. Innanzitutto, l’assenza di cibo stimola il tuo corpo a utilizzare le riserve di grasso come fonte di energia, favorendo così la perdita di peso e la riduzione del grasso corporeo.

Inoltre, il digiuno intermittente ha dimostrato di avere effetti positivi sulla regolazione degli ormoni coinvolti nel metabolismo, come ad esempio l’insulina e il cortisolo, contribuendo a migliorare la sensibilità insulinica e a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.

Al di là degli aspetti legati alla composizione corporea e al metabolismo, questa tecnica di biohacking offre anche effetti benefici per la salute del cervello, migliorando le funzioni cognitive come la memoria, l’apprendimento e la salute cerebrale nel complesso.

Doverosa precisazione: mi preme sottolineare che la tecnica del digiuno intermittente potrebbe non essere adatta a tutti. Come anticipato nella premessa iniziale di questo paragrafo, il mondo dell’alimentazione risente molto di variabili soggettive e individuali, quindi potrebbe non essere l’approccio alimentare più adatto a te.

Quello che puoi fare è sicuramente sperimentare il digiuno intermittente per un tempo ristretto, tenere traccia dei dati e delle tue sensazioni (aiutandoti anche con uno smartwatch o una smartband, ma soprattutto affidandoti alle tue sensazioni) e dopo tirare le somme.

Se vuoi saperne di più sul digiuno intermittente ti suggerisco di vedere il video qui in basso.

5. Utilizza la tecnologia per il recupero muscolare

Il recupero muscolare è fondamentale per ottimizzare i progressi, questo lo sappiamo bene. 

Dopo un’intensa sessione di allenamento, le fibre muscolari hanno bisogno di tempo per rigenerarsi.

Ora voglio farti una domanda. Cosa succederebbe se potessi accelerare il processo di recupero tra una seduta e l’altra grazie al biohacking?

Probabilmente potresti allenarti più spesso – e più intensamente -, ottenendo più risultati.

Ebbene, devi sapere che tutto questo oggi è realtà.

Infatti grazie ai progressi tecnologici abbiamo a disposizione diversi dispositivi per ottimizzare il recupero muscolare.

Uno di questi strumenti è la pistola per il massaggio muscolare: una tecnologia rivoluzionaria di biohacking che può fornire una profonda e mirata terapia di massaggio ai tuoi muscoli.

tecnologia per il recupero muscolare biohacking

Queste pistole agiscono a livello locale e con le loro vibrazioni ad alta frequenza inducono la muscolatura indolenzita al rilassamento, riducendo le infiammazioni e rigenerando i tessuti danneggiati. Inoltre agiscono anche a livello sistemico, migliorando la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti.

Un altro strumento per il biohacking utile in ottica di recupero muscolare sono le fasce elastiche, utili per fornire ai muscoli una tensione controllata durante gli esercizi di allungamento o di resistenza, ma anche per aumentare l’elasticità e scongiurare il pericolo di infortuni.

Ma la tecnologia più efficace per il recupero è probabilmente quella che prevede l’utilizzo di luce rossa e del vicino infrarosso, che ha anche altri benefici come ad esempio la riduzione delle rughe, dell’acne e di altre infiammazioni cutanee, e può promuovere perfino la ricrescita di capelli.

Per approfondimenti, dai un’occhiata alla Spartan Fire su questa pagina.

luce infrarossa biohacking

Ricorda sempre però che il recupero non riguarda solo il riposo, ma anche la cura attiva del tuo corpo.

Oltre all’uso di strumenti tecnologici, assicurati di includere anche pratiche di recupero attivo come lo stretching, il rilassamento muscolare e il riposo “reale” (le classiche 8 ore di sonno, per intenderci).

Prenditi cura del tuo corpo, ascolta i segnali che ti invia e dedica del tempo al recupero. In questo modo, potrai raggiungere i tuoi obiettivi di allenamento in modo più efficace e duraturo.

6. Biohacking avanzato con la permanenza in camera ipobarica

Se stai cercando un metodo di biohacking avanzato per ottimizzare le tue performance e migliorare la tua salute, la permanenza in una camera ipobarica potrebbe essere una soluzione intrigante.

Ma cosa significa esattamente la permanenza in una camera ipobarica?

In parole semplici, si tratta di immergersi in un ambiente controllato in cui la pressione dell’aria è inferiore rispetto all’ambiente esterno (è il contrario della camera iperbarica, cioè uno spazio all’interno del quale la pressione dell’aria è superiore rispetto all’ambiente esterno).

All’interno di questa camera, l’ossigeno viene fornito a livelli inferiori rispetto a quelli che si trovano normalmente nell’aria che respiriamo. Ciò crea una condizione di iperossigenazione e i tessuti del corpo ricevono una maggiore quantità di ossigeno.

Questa elevata concentrazione di ossigeno ha un impatto significativo sul nostro organismo. Innanzitutto, favorisce la rigenerazione cellulare accelerando i processi di guarigione e recupero. Ciò è particolarmente utile per gli atleti che desiderano riprendersi più rapidamente da infortuni o allenamenti intensi.

La presenza di una maggiore quantità di ossigeno nelle cellule contribuisce anche a migliorare l’efficienza energetica, consentendo di sostenere prestazioni fisiche più intense e prolungate.

Inoltre, la permanenza in una camera ipobarica può aumentare la resistenza fisica.

L’ossigeno è un elemento essenziale per il corretto funzionamento dei muscoli e dei tessuti, e un’alta concentrazione di ossigeno si traduce in workout più performanti; in una maggiore resistenza e una riduzione della fatica muscolare, consentendoti di allenarti a intensità superiori e più a lungo.

La tecnica di biohacking della camera ipobarica non è una novità nel campo dell’agonismo. Gli atleti professionisti la utilizzano da decenni. Ma sta prendendo piede sempre di più anche fra gli appassionati di fitness ,body building e biohacking.

Tuttavia, è importante sottolineare che la permanenza in una camera ipobarica non è adatta a tutti e richiede una valutazione medica preliminare. È fondamentale consultare un professionista sanitario prima di sperimentare questa tecnica, per garantire che sia sicura e appropriata per la tua situazione individuale.

7. Gestisci lo stress con la meditazione

Veniamo ora all’ultima tecnica di biohacking di questa veloce carrellata: la meditazione.

Lo stress è un problema comune nella vita di tutti i giorni, e ovviamente influisce negativamente sulla nostra salute e benessere.

Quando ci troviamo sotto stress, il nostro corpo reagisce con l’attivazione del sistema nervoso simpatico, che stimola la risposta di lotta o fuga. 

In pratica di fronte a un pericolo ci mettiamo in uno stato di allerta. E ciò è funzionale alla sopravvivenza.

Il problema è che lo stress della società moderna è diverso dallo stress primitivo.

Quando migliaia di anni fa un uomo incontrava un orso, potevano verificarsi due condizioni:

  • L’uomo riusciva a fuggire
  • Uno dei due ci lasciava la pelle.

Era uno stress molto acuto e impattante sull’organismo, ma in ogni caso era destinato a risolversi nel giro di poche ore.

Lo stress “moderno” è diverso.

Lo stress moderno è dato da tensioni nei rapporti personali, scadenze di lavoro, preoccupazioni per motivi economici e chi più ne ha più ne metta.

Lo stress moderno è una costante nella vita delle persone. E a lungo termine causa problemi come ansia, insonnia e diminuzione della capacità di concentrazione.

Ed è qui che ci viene in aiuto la meditazione. Questa antica pratica consiste nell’utilizzare l’attenzione consapevole e la focalizzazione mentale al fine di imparare a gestire lo stress in maniera più efficace. 

Attraverso la pratica regolare della meditazione, puoi imparare a gestire lo stress in modo più efficace e attivare il sistema nervoso parasimpatico, che è responsabile del rilassamento e del ripristino del corpo.

In conclusione, la meditazione è un’ottima tecnica di biohacking per gestire lo stress e migliorare la concentrazione. Attraverso la pratica regolare della meditazione, puoi rilassare la mente, ridurre lo stress e aumentare la tua resilienza mentale. 

Biohacking: Conclusione

Eccoci giunti al termine di questa carrellata. 

Abbiamo esaminato sette consigli di biohacking che ti permettono di massimizzare i risultati del tuo allenamento. Dal monitoraggio dei tuoi parametri biologici all’utilizzo della tecnologia indossabile, dalla nutrizione personalizzata al digiuno intermittente, dal recupero muscolare all’utilizzo di una camera ipobarica, fino alla gestione dello stress attraverso la meditazione, hai ora una panoramica completa di queste tecniche innovative.

Mi auguro che tu possa aver trovato questo viaggio interessante, e voglia approfondire le tematiche di tuo interesse.

Se desideri approfondire ulteriormente ogni singola tecnica e imparare come applicarle nella tua vita di tutti i giorni per massimizzare le tue prestazioni fisiche e mentali, la tua salute e la tua longevità, allora non puoi fare a meno di Biohacking Spartano.

Questo programma completo è suddiviso in moduli che approfondiscono ogni aspetto del biohacking, fornendo istruzioni dettagliate su come implementare le tecniche discusse in questo articolo (e molte altre).

Non attendere oltre, prendi il controllo del tuo corpo e inizia il tuo viaggio verso un te stesso più in salute, longevo e performante oggi stesso!

Alla prossima,

Filippo

Picture of Filippo Pagani
Filippo Pagani
Attualmente è personal trainer certificato CONI e, nel 2021, ha ottenuto anche la prestigiosa certificazione di Menno Henselmans (uno dei più importanti esperti di fitness a livello europeo). Grazie ai suoi programmi tradotti in 4 lingue ha aiutato oltre 100.000 uomini e donne in tutto il mondo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

[viralQuiz id=15]