Cara Guerriera,
se stai cercando un metodo nuovo, facile e divertente per perdere fino a 5 kg in un mese, leggi con attenzione le prossime righe.
Ti sto per raccontare la storia di Vanessa, una donna come te, che conduceva una vita caotica tra lavoro, famiglia e impegni vari…
Che grazie al percorso di Yoga Metabolico di Nathaly Navas è riuscita a tornare in quel vestito di taglia 42 che da troppi anni era nascosto nel fondo del suo armadio.
Un percorso fatto di iniziale scetticismo, tenacia, forza di volontà e tanta, tanta soddisfazione nel vedersi in un nuovo corpo solo dopo poche settimane dall’inizio.
Ecco come tutto è cominciato…
A causa della gravidanza e dello stress accumulato, Vanessa era arrivata ad indossare una poco invidiabile taglia 50.
Per lei, che era sempre stata magra e in forma, vedersi allo specchio con un aspetto che non le apparteneva, la rendeva triste e in qualche modo rassegnata a conviviere con questo nuovo corpo che proprio non riconosceva.
Ma ogni volta che apriva l’armadio vedeva quel bellissimo vestito rosso di taglia 42 che con orgoglio indossava solo pochi anni prima.
E questo è sempre stato uno degli stimoli principali per non mollare mai e tornare ad indossarlo, facendo mostra della sua bellezza e del suo fisico tonico.
La strada più semplice e immediata sarebbe stata iscriversi in palestra e iniziare una dieta per avviare il suo nuovo percorso di trasformazione.
Tuttavia conduceva una vita molto stressante e non si sentiva di avere abbastanza energie. Inoltre ha sempre trovato noiosi gli allenamenti con i pesi in palestra e i corsi di gruppo non l’hanno mai convinta.
Li considerava spazi troppo affollati e caotici, per questo ha sempre preferito qualcosa di più soft che magari avrebbe potuto replicare a casa, da sola, e che si adattasse ai suoi orari liberi.
Alla fine ha optato per lo yoga, anche per via dei suoi numerosi benefici, sia di carattere fisico che “mentale”.
Lo yoga infatti:
- Migliora la flessibilità e la forza muscolare;
- Migliora la postura e l’equilibrio;
- Aiuta a rilassarsi, riducendo stress e ansia;
- Aumenta la consapevolezza di sé e il controllo del proprio corpo;
- Migliora la qualità e la quantità del sonno;
- Riduce il dolore e le infiammazioni;
- MIgliora la capacità respiratoria e il sistema cardiovascolare.
Tutti benefici che Vanessa ha riscontrato.
E grazie al potenziamento muscolare dato dalle tenute statiche (le cosiddette “Asana”), alla riduzione dello stress che non le faceva più avere quella fame nervosa, è riuscita anche a perdere 2-3 kg.
A Vanessa lo yoga piaceva, ma dopo i primi modesti risultati, cominciava a non vedere miglioramenti evidenti, se non quello di sentirsi meno stressata…
Ora probabilmente ti starai chiedendo.
“Sarà riuscita Vanessa a rientrare nel suo vestito taglia 42?”
Purtroppo la risposta è no.
Infatti, anche con una frequenza di 3 allenamenti a settimana, unito all’impegno di dare una “ripulita” all’alimentazione…
Sebbene avesse perso 2-3 kg…
Dopo diversi mesi di yoga tradizionale, Vanessa non era ancora riuscita a raggiungere il suo obiettivo.
Ora non vorrei essere frainteso…
Lo yoga è utile anche per dimagrire…
Ma va detto che se cerchi un allenamento che abbia un impatto realmente profondo sul dimagrimento, lo yoga tradizionale non è il veicolo più efficace.
Infatti, le persone che hanno l’obiettivo di dimagrire, spesso si ritrovano ad affiancare allo yoga classico, altri tipi di allenamenti…
Che possono essere attività di tipo aerobico (come ad esempio lunghe sessioni di corsa lenta) oppure – ancora meglio – di tipo anaerobico (come ad esempio sollevare i pesi).
“Ma allora se voglio dimagrire devo rinunciare allo yoga?”
Se adori lo yoga, e vuoi godere dei suoi svariati benefici, non ti resta che continuare la lettura di questo articolo.
Perché scoprirai come una particolare variante dello yoga, detta Yoga Metabolico, può aiutarti a perdere fino a 5 kg in un mese.
Ti parlerò tra poco dello Yoga Metabolico e della sua creatrice Nathaly Navas…
Prima dobbiamo fare un passo indietro, e capire l’evoluzione di questa straordinaria disciplina dalle origini ad oggi.
Dopodiché, ti spiegherò anche quali connessioni ci sono tra lo yoga e gli allenamenti occidentali.
Parleremo di ormoni, fisiologia e molto altro.
Seguimi quindi lungo questo viaggio affascinante…
Lo yoga: una tradizione millenaria, dalle origini all’età moderna
Negli ultimi secoli, in occidente, i maestri di yoga davvero motivati a studiare questa affascinante disciplina si sono recati fino in India, per approfondire la materia direttamente dai testi sacri.
Testi scritti in sanscrito tra il III secolo a.C. e il III secolo d.C. (i cosiddetti Veda, gli Upanishad, lo Yoga Sutras di Patanjali e il Bhagavad Gita).
Il punto però è che si sono soffermati soltanto su alcuni aspetti, tralasciandone completamente altri.
In pratica si sono focalizzati quasi esclusivamente sulle Asana e sulle Pranayama… perdendo di vista un altro elemento di estremo interesse.
(Nel caso non sapessi nulla di yoga, le Asana sono le posizioni da tenere, mentre i Pranayama sono le respirazioni da compiere per sbloccare i vari Chakra).
In pratica è come se i “padri” dello yoga moderno si fossero soffermati per lo più sul lato mistico ed esoterico dello yoga, senza pensare più di tanto a quello pratico.
Ma non è colpa loro, semplicemente la conoscenza scientifica non era ancora abbastanza matura, e loro non sapevano dove guardare.
Infatti c’è una scoperta recente – destinata a stravolgere completamente lo yoga che tutti conosciamo – e che potremmo definire come la base fondante per la creazione dello Yoga Metabolico.
Ma prima di andare nel dettaglio, è importante che tu capisca perché questa metodologia è tanto efficace e come ti permette di sbloccare il Plesso Solare…
che ti può aiutare anche a perdere 5 kg al mese.
Vediamo quindi come questa particolare pratica di Yoga si sposa con il funzionamento dei tuoi ormoni.
Yoga e ormoni
Oggi sappiamo che tra lo yoga e la medicina occidentale ci sono molti più punti di contatto di quanti si credesse.
Infatti i chakra dello yoga (cioè i punti energetici che vengono “sbloccati” con la pratica) sono strettamente connessi ad alcuni ormoni del benessere. [1,2]
Sono sicuro che conosci già l’insulina, che è l’ormone che regola la glicemia.
In pratica quando il livello di zuccheri nel sangue si alza, i recettori si allertano e mandano un segnale al pancreas. Il pancreas rilascia appunto insulina per riabbassarli. [3]
Ovviamente però, dato che nessuna funzione fisiologica è “gratis”, gli zuccheri vengono depositati nel pannicolo adiposo sotto forma di adipe.
Come ti ho detto poco fa, è possibile agire sugli ormoni anche tramite lo yoga, ed è per questo che produce effetti su corpo e mente così clamorosi.
Vediamo come si fa.
Attivare il metabolismo con lo yoga e perdere peso
Il corpo è una macchina perfetta, e se vuoi farlo funzionare al meglio, hai bisogno delle “istruzioni”.
Qui di seguito trovi alcune delle posizioni più efficaci per tonificare il corpo e ottenere diversi benefici.
La sequenza, se riprodotta in specifiche modalità, ha anche l’effetto di alzare il metabolismo.
Sarvângâsana: Posizione della candela
Per eseguire la “posizione della candela”, nota anche come “Sarvangasana” in sanscrito, ti basta seguire i seguenti step:
- Sdraiati sulla schiena, con le braccia lungo i fianchi e le gambe tese.
- Solleva le gambe verso il soffitto, mantenendole dritte e unite.
- Solleva i fianchi dal pavimento con le mani, portando le gambe sopra la testa e posizionando le mani sulla schiena per sostenerti.
- Fai leva sulle braccia e spingi le gambe verso l’alto, tenendo le braccia e le spalle bene in tensione.
- Mantieni le gambe e il tronco lungo l’asse verticale.
Ustrasana: Posizione del cammello
La posizione del cammello, nota anche come “Ustrasana” in sanscrito, aiuta a migliorare la flessibilità della colonna vertebrale e delle spalle.
Ecco come eseguirla:
- Mettiti in ginocchio, con le ginocchia alla larghezza dei fianchi.
- Porta le anche in avanti, mantenendo le ginocchia a terra e il dorso dei piedi a contatto con il pavimento.
- Dopo aver inspirato, espandi bene il petto in avanti e solleva la parte superiore del corpo.
- Vai indietro con le braccia, cercando sempre di mantenere le gambe e i fianchi allineati.
- Se ti senti a tuo agio, porta le mani sulla schiena, appoggia i palmi delle mani sulle scapole e spingi il petto in avanti.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere la testa e il collo rilassati.
Navasana: Posizione del vascello
La posizione del vascello, nota anche come “Navasana” in sanscrito, è anzitutto una sfida al tuo equilibrio, oltre che una dura prova per i tuoi addominali, la bassa schiena e le gambe. Vediamo insieme come eseguirla:
- Siediti sul tappetino con le gambe distese davanti a te.
- Inspira, quindi solleva le gambe dal pavimento mantenendole dritte e unite, portando il peso del corpo sui glutei.
- Porta le braccia davanti a te, parallele al pavimento, mantenendole dritte e i palmi rivolti l’uno verso l’altro.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere la schiena dritta e l’addome contratto.
Matsyendrasana: Torsione della schiena
La posizione del signore dei pesci, nota anche come “Matsyendrasana” in sanscrito, è una posizione di torsione della colonna vertebrale che stimola la digestione e aiuta a rilassare la schiena e le spalle. Ecco come eseguirla:
- Siediti sul tappetino con le gambe distese davanti a te.
- Piega il ginocchio destro e posiziona il piede destro sul pavimento a sinistra del ginocchio sinistro.
- Solleva il ginocchio sinistro e posiziona il piede sinistro sul pavimento a destra del ginocchio destro, cercando di portare il tallone sinistro il più vicino possibile al gluteo destro.
- Porta il braccio destro intorno al ginocchio sinistro, posizionando la mano destra sul pavimento dietro di te per sostenerti, o afferrando la parte esterna del ginocchio sinistro.
- Inspirando, allunga la colonna vertebrale verso l’alto, quindi espirando, ruota il busto verso sinistra, cercando di mantenere la schiena dritta e i fianchi ancorati al pavimento.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di allungare la colonna vertebrale con ogni inalazione e di ruotare ulteriormente il busto con ogni espirazione.
Salabhasana: Posizione della locusta
La posizione della locusta, nota anche come “Salabhasana” in sanscrito, è una posizione di yoga che rafforza la parte bassa della schiena, le gambe e le braccia. Ecco come eseguirla:
- Distendi il tuo corpo a faccia in giù sul tappetino, con le gambe distese e le braccia lungo i fianchi, con i palmi rivolti verso il basso.
- Posiziona il mento sul tappetino e porta le mani sotto i fianchi, con i palmi rivolti verso il basso e le dita che puntano verso le ginocchia.
- Inspira e solleva le gambe dal pavimento, mantenendo le ginocchia tese e i piedi uniti.
- Espira e solleva la testa, il petto e le braccia dal pavimento, cercando di mantenere le gambe sollevate.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere le gambe tese e il petto sollevato.
Dhanurasana: Posizione dell’arco
La posizione dell’arco, nota anche come Dhanurasana in sanscrito, è una posizione di yoga che rafforza la parte bassa della schiena, le gambe e le braccia. Ecco come eseguirla:
- Distendi il tuo corpo a faccia in giù sul tappetino, con le braccia lungo i fianchi, con i palmi rivolti verso l’alto.
- Piega le ginocchia e porta i talloni verso i glutei.
- Inspira profondamente e, mentre espiri, afferra le caviglie o le parti esterne dei piedi con le mani.
- Inspira nuovamente; ora solleva le gambe dal pavimento, cercando di mantenere le ginocchia unite.
- Espira e solleva contemporaneamente il petto e la testa dal pavimento, cercando di mantenere le ginocchia sollevate e il petto aperto.
- Tira con le mani le caviglie o i piedi verso l’alto, cercando di mantenere le gambe tese e le braccia tese.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere la respirazione fluida e costante.
Halasana: Posizione dell’aratro
La posizione dell’aratro, nota anche come “Halasana” in sanscrito, aiuta a rilassare la mente e a ridurre lo stress, oltre che a stimolare la digestione e migliorare la circolazione sanguigna. Vediamo insieme come puoi eseguirla:
- Distendi il tuo corpo a faccia in giù sul tappetino, con le braccia lungo i fianchi e i palmi rivolti verso il basso.
- Inspira profondamente e solleva contemporaneamente le gambe e il bacino dal pavimento, cercando di mantenere le ginocchia tese.
- Porta le mani sulle anche e spingi le braccia verso il pavimento, cercando di mantenere le gambe sollevate.
- Inspira e solleva le gambe e il bacino, cercando di portare i piedi verso il pavimento dietro la testa.
- Espira e porta le gambe in posizione orizzontale, cercando di mantenere le ginocchia tese e i piedi uniti.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere le gambe tese e il respiro fluido e costante.
Sarvangasana: Posizione del Ponte
La posizione del ponte, nota anche come “Sarvangasana” in sanscrito, aiuta a rafforzare la parte bassa della schiena, le gambe e le braccia; ma anche a rilassarsi e stimolare la tiroide. Ecco come eseguirla:
- Distendi il tuo corpo supino sul tappetino, con le braccia lungo i fianchi e i palmi rivolti verso il basso.
- Piega le ginocchia e posiziona i piedi a terra, cercando di portarli il più vicino possibile ai glutei, mantenendo i piedi paralleli tra loro e a larghezza delle anche.
- Inspira profondamente e, mentre espiri, solleva il bacino e la schiena dal pavimento, cercando di mantenere le ginocchia piegate e le braccia tese lungo i fianchi.
- Porta le mani sotto al corpo e unisci le mani in modo che le dita si incrocino, cercando di spingere i gomiti verso l’interno.
- Inspira e solleva il bacino e la schiena, cercando di mantenere il peso del corpo distribuito equamente tra le braccia e le gambe.
- Tieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere la respirazione fluida e costante.
Anjaneyasana: Posizione crescente
La posizione del saluto del guerriero, nota anche come “Anjaneyasana” in sanscrito, è una posizione di yoga che aiuta a rafforzare le gambe, allungare i muscoli delle cosce e la mobilità delle anche, nonché a migliorare l’equilibrio e la stabilità. Ecco come eseguirla:
- Inizia in posizione a quattro zampe, con le mani e le ginocchia a terra.
- Porta il piede destro in avanti, posizionandolo tra le mani, mantenendo il ginocchio destro sopra alla caviglia e il piede sinistro esteso dietro di te.
- Allunga la gamba sinistra verso dietro, cercando di mantenere il ginocchio sinistro a terra.
- Inspira profondamente e solleva le braccia verso l’alto, portando le mani sopra la testa, con i palmi rivolti verso l’interno.
- Espira e piega il ginocchio destro, cercando di mantenere il ginocchio sopra alla caviglia, senza superarla, e mantenendo il tallone sinistro sollevato dal pavimento.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere la schiena dritta e le spalle rilassate.
- Ripeti dall’altro lato.
Matsyasana: Posizione del Pesce
La posizione del pesce, nota anche come “Matsyasana” in sanscrito, è una posizione di yoga che aiuta ad aprire il petto e le spalle, migliorare la postura e favorire la respirazione. Vediamo insieme come eseguirla:
- Distendi il tuo tappetino e sdraiati sulla schiena, con le gambe distese, le braccia lungo i fianchi e le mani a contatto con il pavimento.
- Inspira profondamente e solleva il torace dal pavimento, facendo scivolare le mani sotto il sedere per sollevare il busto il più in alto possibile. Appoggia i gomiti al pavimento e solleva il petto in modo da formare una curva nella parte superiore della schiena.
- Porta la testa indietro e poggia la cima della testa al pavimento, cercando di mantenere il collo allungato.
- Se ti senti a tuo agio, solleva le gambe dal pavimento e allunga i piedi verso l’alto, mantenendoli dritti.
- Mantieni la posizione per alcuni respiri profondi, cercando di mantenere il petto sollevato e la respirazione regolare.
Garudasana: Posizione dell’Aquila
La posizione dell’aquila, nota anche come “Garudasana” in sanscrito, aiuta a migliorare la flessibilità delle gambe, le braccia e le spalle. Ecco come eseguirla:
- Dalla posizione ortostatica (in piedi), solleva il piede sinistro e poggia il piede sulla coscia destra, appoggiando le dita dei piedi sul polpaccio destro.
- Solleva le braccia davanti a te con i gomiti piegati a 90 gradi, incrocia il braccio sinistro sopra il destro e unisci i palmi delle mani.
- Se possibile, abbassa le anche, piega le ginocchia e incrocia la gamba sinistra sopra la destra, avvolgendo il piede sinistro intorno alla caviglia destra.
- Se ti senti a tuo agio, cerca di mantenere la posizione per 5-10 respiri profondi, cercando di mantenere la schiena dritta e le spalle rilassate.
Posizione della Sedia girata
La posizione della sedia girata, nota anche come “Parivrtta Utkatasana” in sanscrito, aiuta a rafforzare le gambe, migliorare la postura e aumentare la flessibilità della colonna vertebrale. Ecco come eseguirla:
- Dalla posizione ortostatica (in piedi), solleva le braccia sopra la testa e uniscile in preghiera davanti al petto.
- Piegati lentamente in avanti, portando il peso del tuo corpo sulla gamba destra.
- Piega le ginocchia come se stessi per sederti su una sedia immaginaria, mantenendo le cosce parallele al pavimento.
- Mantieni questa posizione e respira profondamente.
- Con una espirazione, porta il gomito sinistro sul ginocchio destro, spingi il ginocchio destro verso l’alto e apri il petto verso sinistra.
- Porta la mano destra alla vita o sulla parte bassa della schiena, e spingi con forza verso l’alto per allungare la colonna vertebrale.
- Mantieni questa posizione per 5-10 respiri profondi, cercando di mantenere le ginocchia allineate e il petto aperto.
Conoscevi già queste asana? Forse sì.
Sono posizioni dello yoga classico che si sono diffuse da millenni in occidente.
Ma come abbiamo visto, fino ad oggi mancava un tassello.
Lasciami quindi introdurre un ormone che probabilmente non conoscevi.
Il neuropeptide Y: l’alleato che stavi aspettando
Devi sapere che il neuropeptide Y (detto anche NPY) viene rilasciato dal tessuto adiposo dell’addome ed è strettamente collegato alla fame e al senso di sazietà.
In pratica NPY rilascia l’ormone della grelina, che è il principale responsabile delle voglie improvvise di cibo [4,5].
Questa informazione potrebbe non dirti nulla, ma affinché tu capisca meglio, devi anche sapere che nel corpo umano esistono due tipi di grasso:
- C’è il grasso “bianco”, che si accumula su pancia, fianchi, cosce e braccia. Funge esclusivamente da riserva energetica.
- Vi è poi il grasso bruno, che è di tutt’altra tipologia. Infatti il grasso bruno è una tipologia di grasso “metabolicamente attiva”, che viene bruciato per produrre calore. Viene bruciato molto facilmente al contrario del grasso bianco ed è correlato con un metabolismo più attivo.
Quello che ti sto dicendo è che se potessimo trasformare tutto il grasso nella seconda tipologia, quella del grasso bruno, saremmo sempre magri e in salute.
Il punto è che non sembra così facile.
Infatti, a causa di uno stile di vita errato, la maggior parte delle persone ha un rapporto decisamente sfavorevole tra grasso bruno e grasso bianco. In pratica la quantità di grasso bianco è di molto maggiore rispetto alla quantità di grasso bruno.
Questo comporta che il neuropeptide Y chiede di produrre continuamente grelina…
E la grelina ti porta a mangiare spesso…
Per questo è così difficile dimagrire!
Ora ti starai chiedendo:
“Ma allora non si può fare proprio niente?”
Qui viene il bello…
La nuova scoperta e la nascita dello Yoga Metabolico
Soltanto di recente uno studio australiano – che è stato poi confermato anche dall’università di Harvard – ha rivelato una scoperta che ha completamente stravolto il concetto di “yoga” come oggi lo conosciamo.
Il grasso bianco può essere convertito in grasso bruno (e quindi “bruciato” facilmente), semplicemente bloccando il neuropeptide Y. [6]
In pratica i ricercatori australiani sostengono che l’ormone della fame, che è prodotto dal nostro tessuto adiposo e che costringe il corpo a continuare ad accumulare chili di troppo, è la chiave per trasformare il tuo corpo in una macchina brucia-grassi.
Approfondiamo l’argomento.
Riflessioni sul rapporto tra yoga e metabolismo
Alla luce di queste importanti considerazioni sul metabolismo, lo yoga può essere riconsiderato anche come una pratica utile per spezzare i meccanismi psicologici che inducono alla fame compulsiva in quanto, promuovendo la connessione tra mente e corpo, può darci consapevolezza e disciplina.
Infatti attraverso la pratica regolare dello yoga possiamo riuscire a riconoscere le sensazioni fisiche della fame (strettamente correlate alla grelina) e della sazietà (collegate invece alla leptina) e quindi imparare a gestire questo equilibrio!
Ti garantisco che con l’esperienza si diventa molto bravi a identificare un effettivo bisogno di cibo e a distinguerlo da un attacco di “fame” dovuto ad abitudine, ansia o stress (emozioni negative che lo yoga aiuta anche a combattere!).
In sintesi, tramite l’aumento della consapevolezza e la gestione delle proprie emozioni, lo yoga permette di porre fine a tutti quei meccanismi psicologici che inducono alla fame compulsiva.
(In ogni caso, è importante sottolineare che lo yoga non è la panacea per i disturbi alimentari, e che in caso di problemi di alimentazione o di salute, è importante consultare un dietista o un nutrizionista).
Ma aspetta, c’è di più. Grazie allo Yoga Metabolico – diverso da altri tipi di yoga è possibile anche:
- Disattivare l’infame meccanismo che inonda il tuo corpo di grelina;
- Incentivare la trasformazione del grasso bianco in bruno e
- Rendere il tuo corpo una potente fornace metabolica
Tutto questo grazie a un semplice protocollo che puoi svolgere anche da casa e senza l’ausilio di costosi macchinari (al limite ti può essere utile un tappetino!).
Ricordi di Vanessa, la ragazza di cui ti ho parlato all’inizio di questo articolo?
L’avevamo lasciata al suo cruccio di non aver raggiunto l’obiettivo di poter indossare nuovamente il suo vestito taglia 42.
Bene, è il momento di rivelarti com’è andata a finire…
Dopo diversi mesi di yoga tradizionale durante i quali era riuscita a perdere solo 2-3 kg…
Grazie allo Yoga Metabolico è riuscita a perdere gli ultimi 4 kg in soli 30 giorni e ha raggiunto finalmente il suo obiettivo.
Oggi è tornata a indossare con orgoglio quel vestito rosso che non è più in fondo all’armadio ma che può indossare ormai quasi tutti i giorni.
Infatti grazie allo Yoga Metabolico di Nathaly sono sufficienti 60 minuti alla settimana per attivare il chakra del plesso solare e rendere il tuo corpo una macchina brucia-grassi.
Il Chakra del Plesso Solare è detto anche l’interruttore dell’armonia metabolica, mentre l’ormone NPY può essere considerato l’anello di congiunzione tra lo yoga tradizionale e le discipline fitness, estendendo i benefici dello yoga tradizionale anche al dimagrimento. [7]
Con la sola differenza che lo yoga è molto, molto meno faticoso dell’esercizio in palestra.
Infatti per trasformare il tuo corpo in una macchina brucia-grassi è sufficiente praticare per tre volte a settimana la sequenza di sblocco del Chakra del Plesso Solare.
Ovviamente non è tutto qui, il Metodo si compone di altre Asana e Pranayama che apportano altri benefici e che prendono le mosse dallo yoga tradizionale. Ma quello che è importante è seguire l’intera sequenza con precisione (dura circa 20 minuti), altrimenti non sarà efficace nei confronti dell’NPY.
Ad ogni modo la posizione del Mudra del Sole richiede soltanto 3 minuti ed è un ottimo punto di partenza per riequilibrare il Chakra del Plesso Solare, e riaccendere “l’interruttore dell’armonia metabolico”
Così lo ha chiamato Nathaly, la creatrice del Metodo. Lascia che te la presenti.
Ti presento Nathaly Navas, la creatrice dello Yoga Metabolico
L’incontro con Nathaly è stato fortuito e provvidenziale. Ma non essendo io esperto di discipline orientali, devo ammettere che all’inizio ero piuttosto cauto nel credere ai benefici dello Yoga Metabolico.
Nathaly, oltre a presentarmi numerosi casi di successo, mi ha portato anche l’evidenza di decine di argomentazioni scientifiche.
Ma lascia che ti parli un po’ di lei.
L’incontro tra Nathaly e lo yoga risale ai tempi dell’università quando, dopo le lezioni, frequentava i corsi di danza contemporanea. Per aumentare le sue performance di ballerina, a un certo punto ha iniziato a cercare una disciplina che le permettesse di aumentare la mobilità, e fu così che conobbe lo yoga.
Iniziò quindi a fare yoga per migliorare la postura e la mobilità, non certo per dimagrire, in quanto Nathaly ha sempre avuto un fisico molto magro e tonico.
Da lì è stato amore a prima vista.
Continuò a praticare danza, ma parallelamente continuava ad approfondire alcune varianti di yoga, soprattutto Ashanga Yoga e Yin Yoga. Dopo sette anni di pratica di queste due discipline divenne istruttrice certificata.
Ma questo è stato solo l’inizio. Successivamente ha cominciato a intensificare gli studi, seguendo anche innumerevoli seminari di yogi di fama internazionale come David Swanson, Brihony Smith e Dice Iida-Klein.
Poliglotta – parla italiano, inglese e spagnolo – ha insegnato in gran parte del Sudamerica (soprattutto Argentina e Venezuela) e Centroamerica (Messico, Panama, Costa Rica), e per questo è poco nota in Europa.
Poco conosciuta dalle masse, è una performer di yoga di alto livello, che forma a sua volta insegnanti. Yogi professionisti, provenienti da ogni parte del mondo, si recano ai suoi seminari al fine di perfezionare alcune tecniche avanzate e pratiche didattiche.
Nell’anno 2023 brevetta lo Yoga Metabolico. Quello che ha fatto è stato rielaborare i fondamenti dello yoga tradizionale adattandoli con le nuove scoperte scientifiche riguardanti l’ormone della grelina e il neuropeptide Y.
E da oggi anche tu puoi fare tuoi i numerosi benefici dello yoga come:
- Migliorare la postura (in alcuni casi, con un buon lavoro di apertura delle spalle si arriva perfino a “diventare più alti” anche di uno o due centimetri);
- Tonificare i muscoli delle braccia, delle gambe e soprattutto dell’addome;
- Ridurre stress e ansia;
- Aumentare l’autostima e la self-confidence;
- Migliorare la qualità e la quantità del sonno;
- Ridurre il dolore e le infiammazioni;
- Aumentare la capacità respiratoria e il sistema cardiovascolare.
Ma soprattutto:
- Perdere fino a 5 kg nel primo mese grazie allo Yoga Metabolico, l’esclusivo programma di Nathaly Navas.
Puoi trovare il programma completo su questa pagina.
Alla prossima, Guerriera.
Filippo